What Is It? riflessioni dell’assemblea permanente di sociologia su la letteratura e il conflitto.
Letteratura e Conflitto, una sperimentazione anche torinese riflessione del Collettivo di Lettere e Filosofia e Collettivo di Scienze Politiche – Torino
Lo scontro imminente lntroduzione a “the Clash” (lorusso 2010) di Valerio Evangelisti
Tabula Rasa trasmissione di radio ondarossa con ospite il Duka
Letteratura e Conflitto articolo apparso su Laspro rivista di letteratura, arti & mestieri numero 16 gennaio/febbraio 2012
#Imagine a World Without Free Knowledge assemblea permanente di sociologia sulla rete
La crisi è la nostra università! manifesto delle realtà italiane promotrici del KNOWLEDGE LIBERATION FRONT
Valerio Evangelisti intervista realizzata dalla redazione di letteratura&conflitto
MEDITAZIONI
Respiro aria di rivolta…
È il fumo denso dei lacrimogeni,
è il sorriso di una compagna,
è l’aroma acre dei fumogeni,
è il sudore che scende lungo il corpo…
Vivo di idee libere,
vivo intensamente ogni scintilla di rabbia,
è la voglia di distruggere ogni gabbia:
le passioni sono il sale della vita,
la nostra è una storia infinita.
Donne ed uomini nella giungla metropolitana,
sogni senza tempo della specie umana,
una irrefrenabile voglia di libertà
che muove i passi dell’azione,
è la linfa di ogni insurrezione.
La vera rivoluzione è un sentimento quotidiano,
le pulsazioni del mio cuore battono il tempo della lotta.
…giorno dopo giorno…
MARKO DE ROSE
DITECI PURE
Quelle notti che cammino per la strada
da solo,
alle 7 di mattina,
e voi mi fissate;
dite pure
che voi state iniziando la giornata e
quello stronzo la sta finendo!
Dite pure che nell’autobus,
io con gli occhi acidulei,
voi che mi spiate con disprezzo:
guarda sto tossico!
Quando quella sera tu
ci hai visto andare in strada
con bottiglioni di birra
dillo pure:
poracci st’ubriaconi!
Quando il tuo porsche cayenne
che alcuni dei miei amici hanno bruciato
nelle lotte per le strade,
dillo pure
che ci hai pensato a lividi e sbarre;
quando lo avevi pagato
con la tua pensione d’oro,
tu!
tu!
tu ci hai giudicati,
con i tuoi complici siete
dio fatto in terra,
la vostra autorità vi morde.
Non ti accorgi però di una cosa
noi siamo quelli che abbiam sognato un mondo,
quelli che lo vivono, quelli che lo disegano,
quelti che lo cantano, quelli che lo ballano,
quelli che lo lottano,
quelli che forse non ci credono,
Quelli che il mondo
non lo han ridotto questa merda,
noi siamo quelli che la merda la stiamo prendendo in faccia.