cuori di pietra.
Così sono fatti i tuoi figli, Duemila.
Tagliati via dall’ uno,
la stessa toeletta,
divisi da un sottile strato di terra.
Non vedono,
non capiscono,
al di là della coltre sabbiosa.
Ad ognuno il suo spazio,
anfratti tutti simili,
tracce indelebili di un’ uguaglianza imposta.
La pietra li avvolge,
blocca i loro impeti,
soffoca l’ ultimo interesse per l’ altro.
Salterebbero,
si riunirebbero,
ma sono gelosi del loro anfratto grigio.
Eppure conservano,
nel proprio grigiore,
germi della perduta madre colorata.
Marco